Chi Siamo-Compagnia Teatrale Lis Anforis

Chi Siamo

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La nostra storia

La Compagnia nasce a metà degli anni Settanta grazie ad un gruppo di giovani dilettanti, ma pieni di amore per il teatro. Nel 1987, dopo 11 anni di grandi successi, viene ufficialmente fondata prendendo il nome che tutti conosciamo: “Lis Anforis”. Tale nome è nato in seguito ad importanti ritrovamenti storici di epoca romana nel nostro paese, tra i quali anche un’antica fornace ove si producevano, appunto, anfore.

Molte sono state le commedie brillanti e farse in lingua friulana messe in scena e presentate in tutto il nostro Friuli. Ricordiamo “Amôr in canoniche”, “Napoleôns tal Cormôr”, “Une sblancjade di Pasche”, “Lis fuessis da strîs”, il “Diaul a colôrs” e “La buine vite” di Lelo Cjanton, “Le masarie dal plevàn” di Romeo Battistig; e come dimenticare “La donna volubile” di Carlo Goldoni, in dialetto veneziano, nonchè uno spettacolo per i ragazzi fatto dai ragazzi del paese dal titolo "le formiche del formicaio rosso" (1989).

La compagnia inoltre, in collaborazione con il Gruppo Giovanile di Sevegliano, ha presentato anche tre Musical: il primo nel 1991 intitolato “Uomo chi sei?” completamente scritto (testi e musiche) dal Gruppo Giovanile. Durante il 1999 la compagnia, coinvolgendo gli adolescenti del paese, mette in scena il musical “Liberi, liberi” di T. Lasconi, ideato e scritto proprio per i ragazzi per avvicinarli al mondo del teatro, della musica, ma soprattutto per stare insieme. Nel 2001, viene realizzato il musical “Nell'isola della felicità” con un cast di circa 50 persone.

Molte sono le opere scritte, ispirate o tradotte/riadattate dal nostro regista ed attore di “vecchia data” Renato Sclauzero; ricordiamo “Berto Lumaca trasporti rapidi S.n.c.”(1997), un lavoro che ci ha seguiti per ben 12 anni, e poi anche “Diu nus vuardi dai meracui” (2002) e “Quant che ‘a son màse bês” (2003).

Durante la Settimana Santa del 2003 è stato proposto al pubblico un insieme di quattro atti unici drammatici, adattati dalla compagnia, sul tema della vita e della morte, dal titolo “Mai disperasi”.

Nel dicembre del 2004 è stato presentato al pubblico “Tignì dûr a cost di murì”. A continuare la lunga serie di testi di Renato Sclauzero ricordiamo anche “Gìnars e madonis” (2006) e “Al Feragost di Gilde”(2006).

Nel 2008 è stato presentato un lavoro in triestino: “Libera nos a malo”, di Roberto Damiani, accolto positivamente anche dal pubblico friulano grazie alla sua originalità. Ed ecco gli ultimi lavori con i quale ritorniamo alla nostra classica, bella e divertente commedia in friulano: “Jesus ce scandul!!” (2009), una commedia brillante, dinamica, frenetica, piena di colpi di scena dove il nostro pubblico non avrà sicuramente il tempo di annoiarsi ; "Le femine dal muini"(2010), tre atti in friulano in cui un convegno interregionale si intreccia con un tentativo di scappatella; "Al moros da none"(2011), due atti ambientati neglia anni quaranta, principi e sentimenti si scontrano in questa commedia che riesce a toccare il cuore. Nel 2012 la compagnia ha accolto la proposta di una collaborazione per celebrare i duecento anni della nascita di Caterina Percoto, poetessa, scrittrice e pedagoga friulana che ha lasciato nei suoi testi una magnifica fotografia del Friuli del 1800 realizzando “L’anno della fame”, tratto da un suo racconto.

Il 2013 vede andare in scena “A peste, fame et bello, libera nos Domini!” a cui seguono “Turo, mole al bevi” (2014) e “Al cur dal nono” e “Peneche, al lari che nisun lu beche” (1a parte) nel 2015.

Dopo una breve pausa si torna sulle scene con “Mior i totui che no i titui” (2017),

Nel 2018, in occasione delle celebrazioni per la Grande Guerra viene rappresentato “Pane Lacrymorum”.

Nell’ultimo anno viene completato “Peneche, al lari che nisun lu beche”, con parte del cast rinnovato e con l’aggiunta del secondo atto, e vede la luce “Twist” una commedia in italiano